Progetto di Vita: una riforma rivoluzionaria

La Ministra a Cagliari, Mercoledì 5 giugno, ha presentato la nuova riforma "Progetto di Vita": una riforma rivoluzionaria

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Progetto di Vita_ Alessandra Locatelli a Cagliari
(Progetto di Vita_ Alessandra Locatelli a Cagliari)

 

La Ministra per le  Disabilità, Alessandra Locatelli, Giovedì 5 giugno 2024, presso l’Hotel Regina Margherita di Cagliari, ha presentato una nuova riforma, denominata: “PROGETTO DI VITA”, che lei stesso ha definito una riforma rivoluzionaria.

Nel suo intervento in serata, poi ci spiega che, questa nuova riforma, parte dalla volontà di avere uno nuovo sguardo, non solo Assistenzialismo, ma Inclusione delle persone, la valorizzazione dei loro talenti e delle loro competenze, e questo significa investire sulle persone, senza guardare limiti, ma guardando solamente le loro potenzialità.

Noi siamo riusciti ad intrattenere, la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli:

 

Ha definito la nuova Riforma “Progetto di Vita”, come una riforma rivoluzionaria, perchè?

«Perché il progetto di vita, cambia il modo di prendersi cura, e farsi carico della persona con disabilità, proprio dal punto di vista del territorio. Oggi, le persone con disabilità e le loro famiglie vanno a “bussare” a tanti  sportelli, come l’INPS, gli Uffici Comunali, dei Servizi Sanitari, Sociali, le Scuole, e tanti altri Servizi. Dopo questa riforma, vogliamo superare gli ostacoli, sedere intorno ad un tavolo, con i rappresentanti delle diverse Istituzioni, e dare una risposta, che sia condivisa dalla persona con disabilità, a partire dai suoi desideri e dal suo Diritto di scegliere, come previsto dalla Convenzione Onu. Una volta scritto “Il Progetto di Vita”, vengono attivati questi Servizi, dagli Enti seduti intorno al tavolo.».

Ha parlato della Legge “Dopo di Noi”, che dovrebbe essere attivato durante la vita dei genitori e non dopo. In che senso?

«Noi ad oggi, abbiamo questa legge, la n.112, e da quando mi sono insediata, sta lavorando, per una modifica di quella norma, che spesso non è stata compresa, per trasformarla in una legge che sia, durante e dopo di noi, ampliandola non solo alle persone con disabilità grave, ma anche alle persone con disabilità lieve, per intraprendere un discorso di autonomia. E introducendo anche il concetto di “Sollievo” per le Famiglie».

Come ha ribadito spesso, la terminologia, come da Convenzione ONU, è importante: “Persona con Disabilità” e non Disabile, Portatore di handicap, Handicappato e così via. Dal suo punto di vista, da Ministro, perchè sono importanti?

«In un momento storico come questo, dove stiamo cercando di passare dall’assistenzialismo, alla valorizzazione delle persone, dobbiamo accompagnare questo passaggio di “civiltà” del nostro Paese, anche  con l’utilizzo di parole e di concetti»

 

Prima la persona, questo è un concetto fondamentale, da non dimenticare.

Daniele Cardia

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Giornalista Pubblicista - Direttore "MediaPress24" Scrivo per "Angeli Press" - "Cagliari Live Magazine" e con "Il Punto Sociale" Collaboro con "Opificio Innova, le WebTv: "MATEX Tv" e "ManiaTv" Vincitore dei Premi "USSI SARDEGNA 2022" Ho collaborato con l'emittente tv locale "Uno4" Nel 2017 ho scritto il libro: "Una storia qualunque... Barcollo ma non mollo"

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