(Adnkronos) – Almeno cinque persone sono morte, tra le quali tre bambini, in una serie di raid di droni israeliani nel sud del Libano. In un primo attacco due persone sono rimaste uccise da un drone che ha bombardato la motocicletta a bordo della quale stavano viaggiando. Il secondo attacco è avvenuto nel distretto di Tiro ed ha ucciso tre bambini curdi siriani che stavano giocando davanti casa. Continuano gli attacchi a Gaza. I team di Medici Senza Frontiere (Msf) hanno risposto ancora una volta a un afflusso massiccio di feriti al Nasser Hospital e alla clinica di Msf a sud di Gaza, nonché all’ospedale di Al Aqsa nella zona di Deir El Balah. Questo avviene, sottolinea un comunicato dell’organizzazione, pochi giorni dopo che l’ospedale Nasser ha ricevuto centinaia di feriti e morti dopo l’attacco israeliano ad Al Mawasi. “L’entità delle perdite è sconcertante, quasi tutte le persone che incontriamo hanno perso un genitore, un figlio, un coniuge – afferma Javid Abdelmoneim, responsabile medico di Msf a Gaza – Per nove mesi abbiamo assistito a morte e traumi quasi costanti. Nessun luogo di Gaza è risparmiato da questo spargimento di sangue”. Dall’inizio di luglio, le équipe di Msf hanno risposto a quattro diversi episodi con un afflusso di massa di feriti. Ad ogni attacco il personale medico di Gaza è sottoposto a una pressione insostenibile in un sistema sanitario che è già al limite. “Il personale medico fa del suo meglio per salvare vite umane in ospedali già sovraccarichi e privi anche delle forniture più basiche – dice Abdelmoneim di Msf – Ma ogni secondo in cui i combattimenti continuano e le forniture salvavita vengono ritardate e bloccate per entrare a Gaza, altre persone muoiono”. Si aggrava il bilancio delle vittime. Sono almeno 38.713 i morti e 89.166 i feriti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre dello scorso anno, da quando l’enclave palestinese è teatro delle operazioni militari israeliane contro Hamas scattate a seguito dell’attacco in Israele. E’ la tv satellitare al-Jazeera a riportare il nuovo bollettino diffuso dal ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Secondo il bilancio fornito dalle forze israeliane (Idf), è stata “eliminata la metà dei vertici” del braccio armato di Hamas. Circa 14.000 combattenti uccisi o arrestati dall’inizio delle operazioni militari nella Striscia di Gaza il 7 ottobre dello scorso anno, in risposta all’attacco in Israele. Le forze israeliane in un comunicato diffuso sul web affermano di aver “eliminato” comandanti di alto livello di Hamas e colpito migliaia di obiettivi nella Striscia di Gaza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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