(Adnkronos) – I giudici milanesi della Sorveglianza hanno concesso i permessi premio a Renato Vallanzasca, per anni simbolo della mala milanese e attualmente detenuto nel carcere di Bollate. E’ dunque stata accolta la richiesta della difesa. Nell’istanza i legali, gli avvocati Corrado Limentani e Paolo Muzzi, hanno ribadito il decadimento neurologico e cognitivo del proprio assistito, ma anche come proprio il poter frequentare (come fatto fino a pochi mesi fa) una struttura rieducativa avesse benefici per il 74enne. Si tratta di un primo passo positivo per la difesa, la procura generale si era opposta, al lavoro per chiedere (con un’altra istanza) la detenzione in una struttura sanitaria capace di prendersi cura di Vallanzasca. Il collegio ha ritenuto che le condizioni di salute del 74enne sono stabili e che i precedenti permessi si sono svolti “senza problematiche” con la gestione di Vallanzasca affidata a un accompagnatore, e “a fronte del riconosciuto lunghissimo periodo trascorso in carcere e della necessità di strutturare ‘un percorso di risocializzazione che ad oggi sembra essere stato intrapreso con serietà”, i giudici hanno quindi ritenuto di poter accogliere il reclamo della difesa e concedere i permessi premi di dodici ore da concordare con la direzione del carcere e la comunità. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
Gp Ungheria, pole di Norris
(Adnkronos) – La pole del Gp d’Ungheria è della McLaren di Lando Norris, e al suo fianco scatterà il compagno di scuderia Oscar Piastri: si conferma il dominio McLaren già visto nelle terze prove libere […]
Alcaraz ko in quarti finale Miami, Sinner numero 2 se vince torneo
(Adnkronos) – Carlos Alcaraz eliminato nei quarti di finale nell’Atp Masters 1000 di Miami. Lo spagnolo, prima testa di serie e numero 2 del mondo, viene sconfitto dal bulgaro Grigor Dimitrov (numero 11 del tabellone), […]
Liorni: “Sono antifascista, a ‘L’Eredità’ nessun elogio al fascismo”
(Adnkronos) – “Volevo dire, a chi possa aver pensato che stavo elogiando il fascismo e ai picchiatori da tastiera, che io sono un antifascista. Non potrei fare un elogio del fascismo. Stavo raccontando, con l’ottica […]
Commenta per primo