(Adnkronos) – E’ frutto ed è seme racchiuso nel suo pericarpo, ovvero in un guscio il cui colore vira dal verde estivo al marrone dell’autunno, stagione nella quale si provvede alla sua raccolta. La nocciola è il prodotto rotondo, compatto e gustosissimo dell’albero di nocciolo, a sua volta appartenente alla famiglia delle Corylaceae. “Di nocciolo esistono diverse varietà, ma le specie più coltivate, anche perché di maggiore rilevanza commerciale, sono il Corylusavellana (nocciolo comune) ed il Corylus americana. Il nome Corylus deriva dalla parola greca κόρυς (córys) che significa ‘elmo’, immagine che richiama l’armatura difensiva del frutto del nocciolo avvolto in una sottile lamina fogliosa (brattea)”. E’ questo il focus dell’ultima puntata de Il Gusto della Salute a cura di Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione umana LUM-Bari “Assai antiche sono le origini della nocciola che sembrano perdersi nella preistoria, risalendo fino all’età del rame. I celti, popolo eterogeneo di derivazione indoeuropea, attribuivano al nocciolo poteri magici, se non addirittura stregoneschi, utilizzandolo nel loro rituali mistico-religiosi. E tali proprietà sono state lungamente riconosciute al nocciolo, tanto che il legno di quest’albero veniva utilizzato per creare i bastoni dei rabdomanti con i quali rinvenire miniere e tesori nascosti. Nella Francia medievale, era usanza regalare un albero di nocciolo agli sposi come simbolo di buon auspicio”, spiega l’immunologo. “Note per il sapore, la consistenza e la croccantezza, le nocciole, alle quali sarà sempre il caso di accostarsi con misura e senza eccessi in ragione del loro elevato potere calorico, si caratterizzano per un abbondante corredo di acidi grassi polinsaturi, in grado di agire efficacemente sui livelli ematici del colesterolo, ma anche di fibre, vitamine, minerali, importantissimi per il nostro benessere. Ricca è la dotazione di fitosteroli, acido caffeico, epicatechina, quercetina, in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere le cellule dai danni ossidativi. E poi dalle nocciole si estrae un olio dalle preziose proprietà emollienti, lenitive ed antinfiammatorie – osserva – Ingrediente estremamente versatile in cucina, le nocciole si prestano ad essere utilizzate in numerose ricette, conferendo sapore e valore nutrizionale alle pietanze”. “Un’attenzione particolare all’assunzione di nocciole dev’esser posta, tuttavia, dalle persone che soffrono di calcolosi renale considerando la presenza, in questo alimento, di ossalati, sostanze naturali che potrebbero precipitare in cristalli favorendo la comparsa di calcoli renali. Le nocciole contengono vitamina Kche, intervenendo nei processi della coagulazione, impone cautela agli eventuali consumatori di nocciole in terapia con anticoagulanti. Ultimo alert, ma certamente non ultimo per importanza, è quello riservato agli allergici, giustificato dall’appartenenza delle nocciole alla categoria della “frutta inguscio”, alimenti ritenuti in grado di determinare l’insorgenza di reazioni allergiche anche piuttosto severe”, conclude Minelli.
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