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"Roma è un torneo speciale, rinunciare al Foro Italico fa male". Jannik Sinner, numero 2 del tennis mondiale, fa il punto sulle proprie condizioni: il 22enne altoatesino salterà gli Internazionali Bnl per il problema all'anca che lo ha costretto a ritirarsi dai quarti di finale del Masters 1000 di Madrid. A questo punto, lascia intendere nella conferenza stampa al Foro Italico, non è certa nemmeno la presenza al Roland Garros, in programma dal 26 maggio. "Stavo bene prima del torneo di Madrid poi lì ho sentito più dolore ma era una situazione strana. Sapevo che c'era qualcosa che non andava. Abbiamo fatto una risonanza, abbiamo visto qualcosa non era apposto al 100% e abbiamo preso la decisione di fermarmi a Madrid. A Monaco abbiamo fatto altri esami e abbiamo preso questa decisione non facile" con la rinuncia agli Internazionali Bnl. "Per me Roma è forse il torneo clou, quello più speciale dell'anno". "C'è da accettarlo anche se fa male, non solo a me ma credo a tanti tifosi. Ma sono cose che possono succedere, compio 23 anni quest'anno e speriamo di giocare 10 anni qua… anche 15, perché no?", aggiunge l'azzurro.
"Ora starò un periodo senza giocare. Dovremo vedere dalla prossima settimana in poi come lavorarci, la preparazione per Parigi non sarà ottimale, i tempi sono abbastanza stretti, ma faremo il massimo per competere. Certo, arrivare a Parigi senza partite a Roma non è semplice. Sul problema ci saranno risposte tra una settimana, una settimana e mezzo. Se c'è mezzo dubbio si dovrà vedere, visto che a Parigi si gioca tre set su cinque", dice senza sciogliere i dubbi sulla presenza al Roland Garros "Pensavamo fosse un problema non grave, invece con la risonanza abbiamo visto che qualcosa non andava al 100%, non voglio dire cosa esattamente ma abbiamo tutto sotto controllo. Di sicuro se il problema non è curato del tutto mi fermo ancora, non ho voglia di buttare via tre anni di carriera in futuro. Non ho fretta. Curare il corpo è molto più importante di tutto il resto". "Questo di Roma era un torneo importante anche per i punti, sono in una buona posizione per fare una bella cosa, ma è abbastanza secondario. Ora l'obiettivo è andare a Torino", aggiunge Sinner che vede comunque il "bicchiere abbastanza pieno, onestamente per la stagione che stiamo facendo", con 3 titoli conquistati e il primo Slam della carriera vinto in Australia. "Ci saranno sempre dei momenti di difficoltà, certi infortuni si possono prevenire, atri no, abbiamo fatto un grande lavoro. La stagione scorsa ho giocato senza infortuni, andiamo avanti". "A Montecarlo il corpo si è sentito abbastanza bene. L'anno prossimo vedremo di gestire meglio la situazione, se giocare o meno a Montecarlo: non puoi essere perfetto. A me piace giocare, vorrei giocare tutti i tornei. Ero il primo a dire proviamo, però non la vedo come una sconfitta, diciamo che ci sono delle cose che possiamo fare meglio", dice ancora. "Ci sono stati errori in questa vicenda? Non lo so. Sicuramente mi rendo conto che il riposo è molto importante. Appena posso non toccare la racchetta per un paio di giorni lo faccio. Dopo Montecarlo per 5 giorni non ho toccato la racchetta, mi sono sentito bene poi a Madrid è peggiorata la situazione", afferma. "La telefonata di Jannik è stata una coltellata, anche a freddo, perché sembrava che tutto fosse rientrato. Gli fa però onore essere qui", confessa il presidente della Fitp Angelo Binaghi in conferenza accanto all'azzurro. "Doveva essere la sua festa, la prima volta dopo 47 anni che un italiano sarebbe stato il vero favorito del torneo. Ma credo che la scelta sia stata giusta, merito di uno staff di assoluto livello", aggiunge Binaghi. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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