(Adnkronos) – Da dieci anni Subito misura il mercato della Second hand economy, e in questi dieci anni “il mondo è cambiato moltissimo, è cambiato il modo in cui le persone in Italia approcciano alla compravendita, in particolare all’online. L’ultimo report dell’osservatorio annuale, che uscirà domani, ci dice che nel 2023 il giro d’affari dell’usato in Italia è arrivato alla cifra record di 26 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil nazionale, un dato di tutto rispetto”. Lo ha sottolineato Giuseppe Pasceri, ceo di Subito.it, piattaforma numero uno in Italia nella compravendita di beni usati, intervenendo al meeting Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione. “Sono ormai il 60% gli italiani che scelgono la second hand – sottolinea Pasceri – Lo scorso anno sono stati oltre 26 milioni e per il 19% di questi si è trattato della prima volta. Tra l’altro è un comportamento che dal 2014 al 2023 è molto cambiato non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo”. Dieci anni fa “c’era pregiudizio, ‘facevo second hand perché avevo bisogno’, oggi invece è un comportamento smart e quindi più sostenibile – aggiunge il manager – Addirittura per il 61% degli italiani è il primo canale di acquisto e di compravendita. Se poi lo guardiamo da un punto di vista sociale e della sostenibilità, la second hand è un’economia distribuita perché per chi compra risparmia mediamente il 40% sul nuovo di pari qualità, per chi vende invece rappresenta in media di circa 850 euro a venditore”. Dei 26 miliardi del giro d’affari del mercato dell’usato “il 50%, quindi 13 miliardi, avviene online” rimarca Pasceri, una attività che “dal 2014 è cresciuta del 140% mentre l’offline è salita del 44%”. Insomma, “il mercato si sta espandendo e l’online è un po’ se vogliamo la locomotiva di questo fenomeno in Italia”. La second hand economy si basa sul concetto primario e principale del ridare una nuova vita agli oggetti e alle cose. “Allungare la vita di un oggetto significa non produrne potenzialmente di nuovi” e risparmiare in termini di gas-serra e CO2. “Una t-shirt pesa 2 kg di Co2, un sofà pesa 250 kg di Co2, un cellulare pesa 50 kg di Co2. Perché produrre un telefono pesa 100 grammi più 49,9 kg di Co2. Quindi questa è una cosa che bisogna tenere ben presente in mente”. Nel 2022 grazie all’attività di Subito “si sono risparmiate diverse tonnellate di Co2”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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