(Adnkronos) – Tesla è stata costretta a ritirare un numero significativo di veicoli in Cina al fine di migliorarne la sicurezza. Il ritiro dal mercato coinvolge circa 1,6 milioni di veicoli, tra cui modelli importati Model S e Model X e modelli prodotti internamente Model 3 e Model Y. L’annuncio ha catturato l’attenzione di molti, in quanto rappresenta uno dei richiami più massicci mai effettuati dall’azienda di Elon Musk fino ad oggi. Il governo cinese, attraverso la sua State Administration for Market Regulation, ha identificato due motivi principali: il primo riguarda un problema legato alla logica di sblocco delle porte su alcuni veicoli, che potrebbe comportare il distacco del meccanismo di chiusura dello sportello laterale in caso di incidente. Tuttavia, Tesla ha dichiarato che risolverà questo problema tramite un aggiornamento software over-the-air (OTA), evitando ai proprietari la necessità di recarsi in un centro di assistenza. Il secondo motivo riguarda il comportamento dell’autopilota quando la funzione di guida autonoma è attiva. Il regolatore cinese ha evidenziato che le auto potrebbero utilizzare in modo improprio la funzione di assistenza alla guida di livello 2, aumentando il rischio di collisioni e mettendo a repentaglio la sicurezza stradale. Anche in questo caso, Tesla interverrà attraverso un aggiornamento software OTA per la maggior parte dei veicoli, mentre per quelli che non possono ricevere l’aggiornamento OTA, i proprietari saranno assistiti da Tesla per eseguire l’aggiornamento software gratuitamente presso il concessionario. È interessante notare che Tesla ha la capacità di effettuare aggiornamenti software OTA grazie alla connettività di rete dei suoi veicoli, il che rende possibile apportare modifiche e miglioramenti ai veicoli esistenti senza richiedere una visita in concessionaria. Questa caratteristica distingue Tesla dagli altri produttori di auto e ha permesso all’azienda di gestire la maggior parte delle segnalazioni tramite aggiornamenti software piuttosto che sostituendo componenti hardware. Inoltre, è importante sottolineare che questa non è la prima volta che Tesla affronta una difficoltà di questa portata. In passato, l’azienda ha ritirato dal mercato milioni di veicoli negli Stati Uniti per migliorare la sicurezza e aggiornare le funzionalità di assistenza alla guida. La società è stata in grado di farlo in modo efficiente grazie alla sua vasta flotta di veicoli connessi, che le consente di distribuire nuovi codici software attraverso l’aria. Nel frattempo, le azioni di Tesla sono scese dello 0.3 per cento nel premarket trading di venerdì. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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