(Adnkronos) – “C’è un’assoluta inidoneità del documento brasiliano, così come formato e redatto, per poter essere considerato un’analisi di dna in quanto carente di ogni minimale requisito – frutto di tassative classificazioni internazionalmente riconosciute – per poter essere definito tale”. Marina Baldi, affermata genetista forense, parla con l’Adnkronos del caso denunciato dall’avvocato Nunzio Bevilacqua, che evidenzia collusioni in Brasile con un’associazione che truffa italiani attribuendo presunte paternità. “La scienza non è fatta di prassi o costumi locali differenti tra vari Stati, come si è sostenuto nel giudizio brasiliano di primo grado che ha escluso l’ammissione della prova scientifica italiana come ‘di un Paese lontano dal Brasile’, ma di dati oggettivi, incontrovertibili e soprattutto verificabili: di tutto ciò non vi è traccia proprio nell’atto acquisito con valenza probatoria, addirittura, assoluta”, argomenta la genetista. Baldi esprime tutte le sue perplessità, sia nel merito sia nel metodo. “Se raramente, nella mia lunga carriera, ho avuto modo di vedere qualcosa di più lontano da un documento scientifico, la cosa più strana è come questo ‘non documento’ riceva forte considerazione e avallo giudiziale in Brasile benché non derivi neanche da una ctu”. Dubbi fondati anche rispetto alla responsabilità di chi firma il documento. “Se possiamo dire con certezza che la scienza è assolutamente universale e non ‘territoriale’ così è alquanto inverosimile che un medico specialista responsabile, apparentemente firmatario dei documenti, non conosca le regole basiche della professione”. Quindi, sintetizza la genetista, “delle due una, o conoscendole non sono state applicate, volutamente allo ‘straniero’ Bevilacqua – ritenendo quasi impossibile una contestazione da parte sua – oppure qualcuno, come avvenuto per il primo documento senza neanche l’autenticazione della firma, aveva a disposizione la firma elettronica dello specialista e dunque quei due documenti – non sarebbero neanche soggettivamente attribuibili allo stesso” Le conclusioni a cui giunge Baldi riguardano direttamente lo sviluppo processuale. “In una situazione irrimediabilmente compromessa, dinanzi ad un atto nullo e dunque incapace di provare alcunché ed oggi, ritengo personalmente, anche con dei non trascurabili rischi per Bevilacqua in Brasile, l’unica opzione per conclamare la verità è l’eventuale ripetizione in Italia dell’esame del Dna, con presenza contestuale dei soggetti, e un monitoraggio da parte del giudice italiano”. (Di Fabio Insenga) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
“Perso” Festival festeggia 10 anni e torna a Perugia all’insegna della pace
(Adnkronos) – Cinema, inclusione, comunità. Questi gli ingredienti di 'Perso', il Perugia Social Film Festival, in programma nel capoluogo umbro dal 27 settembre al 9 ottobre, che dedica questa edizione al tema della pace: si […]
Sport: Eto’o tra i vincitori della 28a edizione di Fair Play Menarini
(Adnkronos) – I membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini, Antonello Biscini, Valeria Speroni Cardi ed Ennio Troiano, sono felici di accogliere un altro campione nel roster dei premiati del 2024. La Giuria del […]
Caro scuola, è stangata: 600 euro a studente per i libri e il resto anche di più
(Adnkronos) – Con le vacanze estive degli italiani agli sgoccioli si avvicina il momento della riapertura delle scuole che anche quest’anno fa registrare notevoli aumenti per i prodotti dedicati: il monitoraggio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio […]
Commenta per primo