(Adnkronos) – "Nel mese di maggio e giugno abbiamo registrato un afflusso turistico internazionale consolidato, conseguente una crescita progressiva e costante in 11 anni della nostra attività in Italia, con richieste di corse che sono cresciute di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A questo si somma la crescita delle richieste dei cittadini italiani, soprattutto verso stazioni e aeroporti, che in un anno sono cresciute di oltre il 20%. Un trend che è destinato ad intensificarsi ulteriormente durante i mesi estivi e il risultato è che sulla nostra app circa il 40% delle richieste rimane inevasa". Ad affermarlo all'Adnkronos è Lorenzo Pireddu, general manager di Uber Italia facendo il punto sull'evoluzione della domanda nelle grandi città. "Oltre ai numeri della nostra app a livello internazionale, che conta 150 milioni di utenti attivi su base mensile a livello globale – sottolinea Pireddu-, abbiamo registrato un incremento delle richieste degli utenti nazionali che solo negli ultimi 12 mesi è stato pari a oltre il 20%. Questo grazie al fatto che siamo sempre più presenti sul territorio nazionale, di recente abbiamo lanciato la nostra applicazione nel nord est, Veneto e Friuli Venezia Giulia, abbiamo intensificato la nostra presenza in Sardegna, e a breve lanceremo in una nuova regione. E questo grazie al fatto che abbiamo da 2 anni ampliato il nostro portafoglio prodotti, offrendo diverse opzioni di mobilità, come i taxi che si sono aggiunti agli Ncc. Tale offerta combinata è stata particolarmente apprezzata dai nostri utenti". Da anni, aggiunge il general manager di Uber Italia, "offriamo la possibilità di muoversi attraverso la micromobilità di Lime, e di recente abbiamo siglato un'importante partnership con Italo, che ci consente di offrire un’esperienza di viaggio door-to-door sempre più semplice e che risponde alle esigenze di mobilità di cittadini e turisti". Per quanto riguarda la situazione nella capitale, Pireddu spiega che "il Giubileo alle porte obbliga a ripensare con urgenza la qualità e la quantità dell’offerta di servizi di trasporto: al di là degli interventi infrastrutturali che sono in corso e stanno inevitabilmente causando dei disagi alla circolazione, nel breve periodo, la scelta annunciata dal Campidoglio di un aumento del numero delle licenze taxi e delle autorizzazioni Ncc è quanto mai necessaria". Per quanto riguarda il confronto in corso al Mit con i rappresentanti degli Ncc e dei Taxi, Pireddu sottolinea che "il ministero sta varando dei decreti che limiteranno ulteriormente l'offerta di mobilità nelle città italiane e aggraveranno la situazione già critica che stiamo vivendo in tutta la nazione, come testimoniano le lunghe code di cittadini e turisti fuori dalle stazioni ed aeroporti. Se questi decreti saranno attuati andremo incontro ad un collasso del sistema del trasporto nelle nostre città, con il risultato che sarà sempre più difficile spostarsi e si ritornerà ad un uso intensivo della propria auto, data la mancanza di alternative". Alcuni taxi, sottolinea Pireddu, "lamentano una disparità di regole tra taxi e Ncc. La soluzione è garantire maggiore flessibilità per tutti affinché la concorrenza nel mercato possa produrre vantaggi per i consumatori, non adottare politiche protezionistiche dell’interesse economico di una categoria. Se l’obiettivo, come ha detto più volte il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è che tutti lavorino meglio, la soluzione è rimuovere rigidità e non introdurne di nuove". "Come ha ribadito più volte la Corte Costituzionale, crediamo che al centro di qualunque ragionamento – spiega ancora – vada messo l’utente, che ricerca servizi di trasporto tramite applicazioni tecnologiche e sulla quale le due categorie, taxi e Ncc, devono confluire per soddisfare tali bisogni di mobilità senza barriere artificiali alla concorrenza". Per Pireddu "bisogna permettere alle persone di accedere a servizi di trasporto affidabili ed efficienti, che rispondano all’esigenza del momento e che garantiscano disponibilità e tempi di attesa ragionevoli". "Noi – spiega – siamo pronti a mettere a disposizione la nostra tecnologia, come abbiamo già fatto in tanti paesi, come strumento in grado di comprendere il vero fabbisogno di mobilità delle nostre città adattando l’offerta di conseguenza, anche prevedendo meccanismi flessibili nella determinazione della tariffa e dei turni di servizio". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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