(Adnkronos) – Giovedì 15 febbraio Phil Spencer, il capo della divisione gaming di Microsoft, è pronto a svelare la “visione per il futuro di Xbox” in un podcast che andrà in onda alle 21 ora italiana su tutte le piattaforme. Le voci che circolano da tempo suggeriscono che Microsoft potrebbe lanciare alcuni dei suoi esclusivi per console Xbox anche su PlayStation 5 e Nintendo Switch, una mossa che, se confermata, segnerebbe un punto di svolta significativo nel settore. La scorsa settimana, Spencer ha riconosciuto l’esistenza di queste voci, promettendo di chiarire la strategia futura di Xbox. L’attesa è palpabile, e il fatto che l’annuncio avverrà tramite un podcast ha suscitato sorpresa e, in alcuni casi, malcontento tra i fedelissimi di Xbox, che temono una sorta di “tradimento” dopo anni di lealtà verso la console di Microsoft. Negli ultimi anni, Microsoft ha mostrato un interesse crescente verso l’espansione della propria presenza nel mondo videoludico, acquistando sviluppatori di giochi rinomati come Obsidian, Bethesda e Activision Blizzard, e puntando alla crescita del suo abbonamento a Game Pass. In particolare, per ottenere l’approvazione dell’acquisto di Activision, Microsoft ha dovuto garantire che la serie Call of Duty non diventasse un’esclusiva Xbox, dimostrando così di privilegiare le sue ambizioni nello sviluppo di giochi rispetto a quelle legate all’hardware. D’altra parte, la decisione di non rendere disponibile l’attesissimo Starfield di Bethesda su PlayStation 5 dopo l’acquisizione dello studio ha mostrato che Microsoft è ancora disposta a giocare le sue carte esclusive. L’eventuale apertura verso la PlayStation potrebbe essere vista come un adeguamento strategico in risposta al calo di entusiasmo per alcuni titoli e alla necessità di attrarre nuovi abbonati a Game Pass. L’industria videoludica ha già assistito a movimenti simili, con Sony che ha iniziato a pubblicare titoli esclusivi PlayStation su PC e Microsoft che da anni rende disponibili i suoi titoli esclusivi Xbox anche su questa piattaforma. Questa tendenza riflette una crescente convergenza tra le diverse piattaforme di gioco, in un’epoca in cui i confini tra console, PC e mobile si stanno sempre più sfumando. L’annuncio di giovedì non riguarda solo il futuro di Xbox o delle potenziali nuove alleanze tra console. Riflette anche l’evoluzione di Microsoft in un gigante dell’industria videoludica, una posizione confermata dalla sua recente ondata di acquisizioni, ma anche messa alla prova da sfide come i recenti licenziamenti di 1.900 dipendenti nel settore dei giochi, molti dei quali provenienti da Activision Blizzard, e la cancellazione di titoli in sviluppo da anni. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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